Niyama

LE OSSERVANZE

Il Raja Yoga o Asthanga Yoga che il Sommo Patanjali descrive negli YogaSutra, prevede come Scopo Ultimo l' Incontro della Coscienza Individuale con la Coscienza Universale, attraverso la Pratica della Meditazione. Per Raggiungere questo Obiettivo, occorre che lo Yogi Liberi la Mente per permetterle di Aprirsi alla Possibilità Meditativa. Per Raggiungere questa Condizione occorre che lo Yogi si Liberi dagli Attaccamenti della Vita e segua dei Passaggi Propedeutici ed Intermedi chiamati Gradi (Anga). Dopo Yama, Niyama è il Secondo Grado dell' Asthanga Yoga e prevede le Osservanze Fondamentali per Iniziare ad Aprire la Mente alla Possibilità della Pratica Meditativa. E' pressoché impossibile riuscire ad Accedere ai Livelli Superiori della Meditazione come la Dharana, il Dhyana e infine il Samadhi se non si Intraprende un Percorso di Metamorfosi Interiore che parte dall'Aderire a Osservanze ben Precise che possano Costituire la Nuova Immagine dello Yogi, Purificata, Liberata, Alleggerita. Ecco perché Niyama prevede le Cinque Osservanze Fondamentali:

  • Sauca, la Purezza, prevede l'Importanza di Vivere una Vita e compiere delle Scelte Pure, ovvero prive di Malizia e Secondo Fine. La Purezza è Sincerità e Trasparenza. Come la Vita e le Scelte saranno Pure e Trasparenti, così anche la Mente sarà Pura e Trasparente.
  • Samtosa, l'Appagamento, prevede l'Importanza di Accogliere il Dono della Vita per quello che è senza chiedere Nulla in più in quanto, chi si sente Appagato ritiene che ciò che si Riceve dalla Vita sia Sufficiente per Essere Felici. Il Non dovere Ottenere alcun Sovrappiù, permette allo Yogi di non Desiderare e quindi di mantenere la Mente sempre Libera  e Pronta per la Pratica Meditativa. 
  • Tapas, l'Austerità, prevede che lo Yogi segua la Disciplina, il Rigore e il Distacco all'Interno delle Pratiche della Vita quotidiana come il Rapporto con l'Alimentazione, che deve Essere il Giusto per Nutrirsi. E' molto Indicato all'interno del Percorso Yogico aver momenti Ciclici di Digiuno, in cui Sperimentare il Distacco dal Cibo. Grazie all'Austerità la Mente acquisisce Disciplina e Ordine, propedeutici per la Pratica Meditativa. l
  • Svadhyaya, lo Studio di Se, prevede che lo Yogi compia un percorso di Conoscenza Interiore e di Studio del Rapporto tra l'Uomo come Individuo e la Vita, il Creato e il Creatore. Solo Conoscendosi a Fondo, è possibile permettere alla Mente di Aprirsi a ciò che possa andare oltre la Conoscenza Tradizionale di Se, affidandosi Esclusivamente ai Cinque Sensi
  • Isvara Pranidhana, l'Abbandono totale al Divino, prevede che lo Yogi collochi Se Stesso all'Interno di un Progetto Divino. Per questo occorre affidare tutto alla Volontà  Divina affinché la Mente, non più Occupata a Provvedere al Raggiungimento di Obiettivi, possa essere Totalmente Libera. L’ Attaccamento ai Beni Materiali e la loro Ossessione non consentono assolutamente di avere una Mente Libera pronta ad Aprirsi alla Pratica Meditativa. 

SAUCA

PUREZZA

SAMTOSA

APPAGAMENTO

TAPAS

AUSTERITA'


ISVARA PRANIDHANA

ABBANDONO AL DIVINO